Oggi siamo in piena evoluzione tecnologica coinvolgente tutti i settori, Elettronica e mondo Broadcasting compresi, nuove trasmissioni DRM, apparati per Radioamatori in DSP e altro, quindi può sembrar strano parlare di un ricevitore a ”Reazione” offerto in Kit scatola di montaggio per SWL o novizi, prodotto negli anni 90 dalla MFJ Enterprises a Starkville – Mississippi, USA. ”Back to Basic” è voler tornare al basilare per far meglio capire come avviene il progresso, quindi prima di parlare di questo piccolo RX in Kit, facciamo un po’ di storia.
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Prima delle moderne radio Supereterodina, si usavano radio semplici con il circuito a reazione, queste radio erano un enorme passo avanti rispetto ai ricevitori a cristallo; va riconosciuto che le radio con circuito a reazione oggi sono obsolete, però a livello hobbystico, se ben costruite hanno sensibilità e selettività tali da soddisfare i novizi SWL che vogliono incominciare a fare i primi passi di ascolti sulle Onde Corte, Broadcasting, Radioamatori etc. Per spezzare una lancia a favore del circuito a reazione va ricordato che il corretto uso della reazione permette di copiare oltre alla modulazione di ampiezza i segnali in telegrafia non modulata, le trasmissioni in SSB e le telescriventi, comunemente dette RTTY.
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Però non è tutto oro quello che luccica, ci sarà stato pure un buon motivo perché dal circuito a reazione si è passati alla conversione Supereterodina inventata nel 1917 dal fisico Dr. Lucien Levy e brevettata negli USA nel 1918 dal giovane Edwing Armstrong, il quale essendo in Francia come ufficiale del Servizio Telecomunicazioni dell’Esercito degli Stati Uniti, visitava il laboratorio parigino di Lucien Levy e avendo avuto modo di conoscere l’invenzione della conversione di frequenza (principio fondamentale del ricevitore Supereterodina) tornato in patria pensò di brevettarla, comunque il motivo a discapito accennato prima è che il circuito a reazione è critico, a volte la reazione diviene instabile e tirar fuori il segnalino diviene così cosa laboriosa. Dopo queste spiegazioni, aggiungiamo che la radio a reazione è davvero semplice, si può costruire con una sola valvola o un transistor; ora finalmente veniamo al MFJ – 8100 World Band Receiver. Il ricevitore è composto da pochi componenti da montare su circuito stampato, in poche ore è pronto, ha le dimensioni di una autoradio circa cm.18 x 6 x 15, pesa pochissimo con batteria da 9V che dura parecchio. Tre Fet e un circuito integrato fanno subito galoppare gli elettroni e fanno sentire bene in cuffia quanto ci interessa ascoltare. 5 gamme : A (3,5- 4,3 Mhz.) B (5,85 – 7,40 Mhz.) C (9,5 – 12 Mhz.) D (13,2 – 16,4 Mhz.) E (17,5-22 Mhz.) La copertura è notevole, senza dover cambiare le bobine ( come di solito si fa con i ricevitori a reazione di vecchia maniera) ciò grazie al commutatore e ad un’ unica bobina toroidale.
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Comandi basici : Power On-Off ( Led rosso ), Volume, Regeneration (Reazione), Sintonia ben demoltiplicata con frequenze stampate sul frontalino, Commutatore di Banda; sul retro 2 uscite per cuffia, presa di antenna e morsetto di terra e un foro per introdurre il cacciavite per regolare all’occorrenza il reostato di sensibilità a seconda dell’intensità delle Stazioni, ciò per non saturare l’ingresso del primo FET del ricevitore. Una volta montato, il modo di fare ascolti con questo Rx è pioneristico, ogni comando va dosato con pazienza e mano ferma , la frequenza leggibile sulle varie scale non è precisa , consiglio di cercare Stazioni WWW a 10 e a 15 Mhz. per fare il giusto riferimento e all’occorrenza tarare il compensatore C5 per mettere in passo la Scala, comunque con pazienza la Telegrafia, SSB e RTTY vengono fuori con circa 10 metri d’antenna filare e il piccolo MFJ-8100 da belle soddisfazioni. Da ultimo va notato che non sempre collegare la terra da buon risultato, va cercata di volta in volta la condizione migliore ed è meglio stare lontani da alimentatori switching che emettono disturbi. Bene, questo è un modo per cimentarsi nell’ascolto pioneristico delle Onde Corte con un semplice Rx a reazione, On Line si trovano sull’argomento altri ottimi articoli di autocostruzione, con poco si può fare tanto. Anche per questa volta è davvero tutto e buoni ascolti!
Testo e Foto di Lucio Bellè